Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
April 19th, 2024
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BISNONNO MARKO CRGONJA Scaled

Il primo guardiano del faro di Fiume

Il primo faro di Fiume fu costruito nel 1884 su progetto dell’architetto Lajos Luigi Burgstaller. Era situato in Molo longo, ai tempi chiamato Molo Maria Teresa. Nella foto, il primo guardiano del faro: Marko Crgonja, nato nel 1871 con residenza a Buccari. Era il nonno di un celebre fiumano: Reneo Lenski, capitano di lungo corso, comandante per la Standard Oil di White Plains e che ricordiamo per alcuni suoi libri, tra cui “Uomini di mare. Uomini di Fiume” e “Mare e Fiume nel cuore”. Suo figlio Riccardo, oggi residente a Milano, è noto per aver realizzato più di un centinaio di ritratti di fiumani (e non solo) con la sua ormai famosa Bic. La sua raccolta non smette di...
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La Giuditta di Klimt villeggiava a Grado

Uno dei quadri più celebri di Gustav Klimt lambisce da vicino Grado, l'isola del sole, che nei primi anni del Novecento, ancora sotto il dominio dell'Impero austro-ungarico, si affacciava sulla ribalta del turismo balneare. Tra i primi aristocratici villeggianti c'era anche Adele Bloch-Bauer, protagonista della belle-epoque viennese e musa ispiratrice del pittore della Secessione. IMG_2151
Susgnevizza Giornata 210821  4  Scaled

Celebrata la Giornata della lingua valacca

Una lingua salvata dall’oblio all’ultimo minuto. Secondo il sindaco di Chersano, Roman Carić, potrebbe essere anche questa la “descrizione” della lingua valacca, parlata ad alto rischio d’estinzione utilizzata oggi da pochissimi abitanti di Valdarsa (Susgnevizza) e dell’area circostante e celebrata nei giorni scorsi nella stessa località del territorio del Comune di Chersano. Infatti, il Centro d’interpretazione “Vlaški puti” (Sentieri valacchi), inaugurato nel novembre 2019 nell’edificio della sezione locale della Scuole elementare “Ivan Goran Kovačić”, e il campo sportivo della stessa SE hanno ospitato il programma organizzato dall’associazione “Spod...
MattarellaRicordo

Il Giorno del Ricordo non si contrappone alla Shoah

In merito alle dichiarazioni del Rettore dell'Università per Stranieri di Siena, Prof. Tomaso Montanari, duole constatare che la storia del confine orientale viene interpretata sempre nell’ambito del fascismo e dell’attacco politico alla destra, dimenticando secoli di presenza, storia, cultura e tradizione italiana sulle coste dell’Adriatico orientale, nonché l’adesione al Risorgimento di classi dirigenti e volontari autoctoni. Anche la storia dell'arte, disciplina che Montanari insegna, dimostra che le coste dell'Adriatico orientale hanno mantenuto nel corso dei secoli un profondo legame culturale ed identitario con la penisola italiana, in termini di committenze e di artisti che...
Urbano Corva Miramare

Corva, Marussig e Dudovich disegnatori adriatici

Urbano Corva nasce nel 1901 a Susak, all'epoca sobborgo di Fiume austro-ungarica, ma ben presto la famiglia si trasferisce a Trieste. L’artista fu un innovatore nella grafica pubblicitaria del Novecento all'interno di una nutrita pattuglia di disegnatori provenienti dall'Alto Adriatico orientale: attivo dagli anni Venti, è morto nel 1982.   Il Piccolo -...
Montenegro Indipendente 210506

Il Montenegro a un anno dal cambio del potere

“I cittadini sono contenti che il DPS di Đukanović sia stato finalmente rimosso dal potere, ma non sono affatto soddisfatti dall’operato del governo di Zdravko Krivokapić. Il tempo ha dimostrato che Krivokapić non è stato una scelta felice per guidare il primo governo post-Đukanović in Montenegro. Tuttavia, è sempre meno peggio avere il governo Krivokapić al potere che il regime del DPS di Đukanović, e solo per questo motivo l'attuale esecutivo continua a rimanere in piedi”, afferma Vladimir Pavićević, direttore della Società per la ricerca politica e la teoria politica, in un’intervista a OBC Transeuropa, in occasione del primo anniversario dello storico cambio di...
Visinada

Visinada, gemma incastonata nel cuore dell’Istria

In questo caldo agosto, per chi si trova in Istria,  è consigliabile prendere la cara, vecchia e poco trafficata via Flavia e magari fare una sosta a Visinada, posta proprio sull’incrocio della via imperiale romana con quella che da Parenzo porta a Pinguente. Da lì si può ammirare uno splendido panorama su tutta la valle del Quieto e godere della tonificante ventilazione naturale. In quella valle ancora c’è una buona presenza della popolazione italofona autoctona e i centri abitati, di antica fondazione, sono straordinariamente belli,  ricchi di eccellenze artistiche e non  rovinati dal turismo di massa. Per esempio Visinada vanta la bellissima chiesa dedicata ai santi...
Tracce D Esilio

“Tracce d’esilio” al CRP di Laterina

Mai come dopo il 2004, anno dell’istituzione del Giorno del Ricordo, si è visto un periodo così florido di libri sull’esodo giuliano dalmata. Saggi, ricerche storiche, testimonianze e romanzi: vari autori si stanno buttando in questa indagine per troppo tempo, dal secondo dopoguerra, relegata nel silenzio. Non sono solo memoriali afflitti da vittimismo, come osano sostenere i giustificazionisti, i riduzionisti e i negazionisti del tema delle foibe. Si possono trovare anche ampi studi accademici, inchieste giornalistiche, racconti, liriche, ricerche archivistiche, con interviste e sopralluoghi sul campo. È il caso anche di questo libro. Giuliana Pesca, Serena Domenici e Giovanni...
Gonfalone Di Perasto

23 agosto 1797, il giuramento di Perasto

AL termine della sua prima campagna d'Italia, Napoleone Bonaparte, di cui ricorrono nel 2021 i 200 anni dalla morte, nel 1797 a Campoformido aveva deliberatamente fatto omaggio all’Impero d’Austria della Repubblica di Venezia, comprese le sue pertinenze sulla terraferma, in Istria e in Dalmazia. Fu proprio nella cosiddetta Dalmazia montenegrina che il Conte Giuseppe Viscovich il 23 agosto di quell’anno seppellì il gonfalone della Serenissima sotto l’altar maggiore della chiesa parrocchiale di Perasto. Di quella mesta cerimonia, raffigurata in un celebre dipinto di Giuseppe Lallich, restò agli annali il motto Ti con nu, nu con ti, che simboleggiava il secolare legame degli...
Favela Dignano

«Favelà»: recupero e tutela dell’antica parlata dignanese

La piazza davanti Palazzo Bradamante a Dignano ha ospitato la cerimonia conclusiva del Premio letterario dialettale. Mancata quest'anno la partecipazione di autori della terza età.  Quest’anno, a Dignano, jo favelà la piasa. Questo perché la serata conclusiva del Concorso “Favelà”, organizzato dalla locale Comunità degli Italiani congiuntamente alla Famiglia dignanese, non si è svolta come al solito nella piazzetta dietro il campanile, bensì in piazza, davanti Palazzo Bradamante, che è scenografia tutto dire. In avvio di serata si sono rivolti ai presenti con discorsi di circostanza il presidente del sodalizio, Livio Belci, il presidente della Famiglia dignanese,...