Gabriele d’Annunzio, il poeta soldato alla Riscossa
Nasceva a Pescara il 12 marzo 1863 Gabriele d’Annunzio, poeta, drammaturgo, politico e combattente della Prima guerra mondiale.
La campagna interventista nel maggio 1915, le sue azioni militari sul fronte dell’Isonzo, la spedizione a Fiume e soprattutto la Carta del Carnaro hanno legato il Vate alla storia della frontiera adriatica. La casa editrice Passaggio al Bosco ha recentemente pubblicato LA RISCOSSA. Scritti e discorsi per gli italiani in trincea, a cura di Guido Cabrele, una raccolta di orazioni guerresche tenute da Gabriele d’Annunzio tra il novembre 1917 e il maggio 1918.
Questa incredibile serie di interventi – per troppo tempo ignorati – rappresentano un contributo storico e poetico senza precedenti, incarnando al meglio lo spirito ardimentoso che contraddistinse il Vate d’Italia e le centinaia di migliaia di eroi che trovarono la morte nelle trincee della Grande Guerra.
Dal sincero incitamento ai fanti della prima linea ai discorsi pronunciati dinanzi ai “ragazzi del ‘99”: tutto, in queste pagine, trasuda amor di Patria e ferrea volontà, sprezzo del pericolo e fede nella Vittoria. Parole scolpite nel marmo, che fanno da eco perenne al ricordo dei nostri caduti: un viaggio nella mistica del sacrificio e dell’onore, dove la vita e la morte assumono un significato più alto e più profondo, in connessione con ciò che ci trascende e che non passa.