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July 12th, 2025
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Il Treno del Ricordo da Trieste a Fertilia

A febbraio scorso, come l’anno precedente, il Treno del Ricordo allestito dal Ministero dello Sport e dei Giovani, al quale fa capo la Struttura di Missione Anniversari Nazionali, insieme alla Fondazione FS (Ferrovie dello Stato) nell’ambito delle iniziative del Tavolo della Presidenza del Consiglio per le celebrazioni del Giorno del Ricordo, ha portato la storia delle foibe e dell’esodo in giro per l’Italia.

E, come nel 2024, Rai Cultura ha realizzato per raccontare questo viaggio un documentario che può essere visto su Rai Play, intitolato “Il Treno del Ricordo da Trieste a Fertilia”.

Partito da Trieste proprio in occasione del 10 Febbraio 2025, il Treno del Ricordo ha poi fatto tappa a Padova, Bologna, Roma, Napoli, Lecce e Sassari, grazie al trasporto con traghetto del convoglio di quattro vagoni d’epoca su cui è allestita la mostra viaggiante. Il percorso espositivo è fortemente multimediale, una voce narrante accompagna le immagini dell’Istituto Luce e dei documentari della Settimana Incom dedicati alle foibe e all’esodo, ma contiene anche masserizie messe a disposizione dall’IRCI che rendono concreta ed intimistica la storia qui narrata. Rispetto all’anno precedente, il Treno del Ricordo 2025 aveva in più uno struggente filmato in cui l’attrice Elena Cotta interpreta Licia Cossetto che ricorda il martirio della sorella Norma, simbolo delle stragi nelle foibe compiute dai partigiani comunisti jugoslavi.

Alcune testimonianze di esuli che hanno abbandonato da bambini l’Istria, Fiume o Zara impreziosiscono il documentario, che ricorda anche lo sviluppo del Villaggio Giuliano-dalmata di Roma, trasformatosi da ex villaggio operaio destinato alle maestranze che dovevano edificare l’EUR, il sito monumentale che avrebbe dovuto ospitare l’Esposizione Universale del 1942, in Quartiere Giuliano-dalmata, riconosciuto come tale dalle istituzioni cittadine e dalla toponomastica ufficiale, caso unico in Italia.

L’itinerario del Treno del Ricordo ha fatto capolinea a Sassari, ma la cerimonia conclusiva si è svolta a Fertilia, borgata di fondazione limitrofa ad Alghero, sulla cui storia si sofferma il documentario in conclusione. Si parla di famiglie di pescatori istriani che fecero il periplo d’Italia coi loro pescherecci da Chioggia a Fertilia per popolare una città rimasta incompiuta causa lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Si parla di resilienza, riscatto e rinascita di una comunità in esilio che oggi con le sue nuove generazioni riscopre le sue radici, racconta la sua vicenda nell’Ecomuseo Egea, dedicato a Egea Haffner, la bambina con la valigia immortalata nella fotografia diventata icona dell’Esodo, ed ha compiuto a ritroso quel viaggio in barca ricongiungendosi con Pola e l’Istria.

Una storia peculiare accennata da Mauro Manca (Direttore del Museo Egea) e da conoscere attraverso un altro documentario (Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri) ma che qui spiega il senso dell’itinerario ferroviario che ha congiunto Trieste capitale morale dell’esodo proprio con Fertilia. «Il Treno del Ricordo rappresenta un modo nuovo per comunicare la storia, soprattutto agli studenti» ha dichiarato nel documentario Renzo Codarin, Presidente di FederEsuli, ed il Ministro dei Giovani Andrea Abodi ha ribadito che «ha destato tanto interesse anche tra i giovani e persone comuni».

Lorenzo Salimbeni 

Il documentario può essere liberamente visto su Rai Play:

https://www.raiplay.it/video/2025/06/Il-Treno-del-Ricordo-Da-Trieste-a-Fertilia-dc3df2b7-195e-4a9e-a57d-28eddba4f7bb.html