L’arcipelago di Brioni è formato da 14 isole, tutte pianeggianti e verdissime, dichiarate Parco Nazionale nel 1983. Il clima è mite, anche d’inverno e questo ha favorito la presenza di più di mille specie di piante, molte endemiche, altre importate. L’isola più grande, Brioni Maggiore , è un giardino ma anche un ricco parco archeologico. Oltre alle tipiche essenze mediterranee, rappresentate da lecci, agrifogli, ulivi, pini, mirti, vi sono anche cedri del Libano, agavi, palme, bambù, pini silvestri, eucalipti. L’albero più vecchio è un ulivo, piantato sul finire del IV secolo.
Non meno ricca è la fauna: uccelli rari, fagiani, oche, anatre e, tra la selvaggina, cervi, lepri e una specie particolare di muflone, chiamato appunto muflone di Brioni.
Molti di questi animali vivono in libertà, altri sono chiusi in uno zoo che viene lentamente smantellato. Il fondo marino circostante è ricco di varie specie di spugne, crostacei, ricci di mare, granchi e una grande varietà di pesci.
Già luogo di villeggiatura di patrizi romani residenti a Pola, sono numerosi i resti di ville, terme, cisterne, piscine e, un tempio dedicato a Venere oltre ad un insediamento d’epoca bizantina. Fu l’industriale austriaco Paul Kupelwieser, nel 1893, ad acquistare l’intero arcipelago per farne un luogo di villeggiatura esclusivo. Prima dello scoppio della prima guerra mondiale le isole divennero meta di un gran numero di nobili e teste coronate, primi fra tutti i membri della famiglia imperiale austriaca. Tra i parchi e i giardini vi erano allora hotel alla moda, un ippodromo, un campo da golf, campi da tennis e una riserva di caccia. Il maresciallo Tito, salito al potere e creato il nuovo Stato di Jugoslavia, dopo la seconda guerra mondiale, trasformò le isole nella sua residenza estiva e meta degli incontri ufficiali, contribuendo così a rendere ulteriormente famose le isole.
Tra il 1949 e il 1979, infatti, molte decisioni storiche vennero prese a Brioni, a cominciare dagli incontri che diedero il via alla politica del “non allineamento”. In quel periodo vi misero piede ben 53 capi di stato esteri molti dei quali portarono in dono gli animali tuttora presenti sull’isola. Con la creazione del nuovo Stato di Croazia, l’arcipelago, pur mantenendo una zona esclusiva frequentata dal capo dello Stato e dai membri del Governo, è meta di un turismo esclusivo. Ci sono 274 chilometri di strade, viottoli e sentieri che si percorrono con il trenino (per le visite guidate) o in bicicletta.
Numeri utili:
Comunità turistica di Pola:
tel. 00386 52 24062 – fax: 00386 52 211855
Comunità turistica di Medolino:
tel./fax 00386 52 577145
Comunità turistica di Dignano:
tel/fax. 00386 52 511700
Parco Nazionale “Brijuni” dell’arcipelago di Brioni:
tel. 00386 52 52588 – fax 00386 52 521367
Marina:
Pola:
tel. 00386 52 219142 – 21185
Veruda:
tel. 00386 52 211033 – 211194
Pomer:
tel. 00386 52 573162