Autore: Ugo Vessellizza
Anno di pubblicazione:
Casa editrice: Editore Edit, Fiume
"...Il nostro nome è scritto sull'acqua, è un nome fuggevole, ma tuttavia è scritto, quindi è vero"
In questo libro composito, poco ortodosso, quasi postumo - come se l'autore avesse voluto liberarsi di un groppo per passare ad altro. Ugo Vesselizza raccoglie poesie, traduzioni, note, autocommenti e un saggio singolare (stilistico, retorico, filosofico?) dedicato, almeno in apparenza, a due tra i maggiori poeti italiani contemporanei, Valerio Magrelli e Cesare Viviani.
Ma riassumere ciò che accade in queste pagine è impossibile: Vessselizza è un moralista disperato, un invasato, un rabbioso con qualche cosa di importante da dirci, qualche cosa di urgente dalla riva orientale dell'Adriatico.
a mia madre
Le parole escono ingroppate e scricchiano
come vetro. E tu hai
i piedi scalzi (perchè sei Malata) e
danzi (danzi?) sul vetro.
Ugo Vesselizza è nato a Pola nel 1967. Dopo aver compiuto gli studi liceali a Pola ed aver assolto gli obblighi militari a Skopje, ha frequentato la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Padova ed è stato allievo di Fernando Bandini. Sue poesie sono presenti in varie antologie del concorso "Istria Nobilissima", nelle antologie "Voci nostre" e "Per molti versi", volumi editi dalla comunità italiana di Croaziae Slovenia. Ha collaborato con le riviste "Scarto minimo" di Padova, "il gallo silvestre" di Siena, "La battana" di Fiume e "Nova Istra" (La nuova istria) di Pola, nonchè con le "Edizioni Sesrante". Vive a Pola.
Pagine: 190