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October 4th, 2024
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Conoscere la storia dell’Istria

Una trentina di studenti liguri, vincitori della 14.esima edizione del concorso “Il sacrificio degli Italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”, che nei giorni scorsi hanno visitato i Sacrari di Redipuglia, la Risiera di San Sabba, le foibe di Basovizza e Monrupino, il Sacrario presso il Cimitero di Cosala e incontrato il console generale d’Italia, Renato Cianfarani, ieri hanno fatto tappa a Rovigno.
Emerico Radmann, vicepresidente del Comitato Provinciale ANVGD di Genova, ha accompagnato i ragazzi in questo viaggio-premio organizzato dal Consiglio regionale della Liguria per non dimenticare le tragedie che hanno colpito queste terre durante la Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra.
La visita rovignese è iniziata presso la Scuola media superiore italiana, con l’incontro con la preside, Ines Venier, che ai ragazzi ha spiegato innanzitutto le differenze del sistema scolastico tra i due Paesi e le difficoltà che un’istituzione minoritaria deve affrontare ogni giorno per continuare la propria missione di salvaguardia della cultura e dell’identità italiana del territorio.
La visita è continuata nella locale Comunità degli Italiani “Pino Budicin”, dove ad accogliere i ragazzi sono stati la vicepresidente del sodalizio Maria Tamburini e la presidente del Comitato esecutivo della CI, Cinzia Ivančić, che hanno presentato il ricco programma di attività che coinvolge i connazionali rovignesi.
Una tappa imprescindibile per questo viaggio alla scoperta della storia di queste terre è stato poi il Centro di Ricerche Storiche, dove il professor Giovanni Radossi, direttore del CRS, ha spiegato ai ragazzi come nel dopoguerra, nel giro di pochi anni, la popolazione italiana sia passata da maggioranza a sparuta minoranza. Fu quindi negli anni 60 che l’allora Unione Italiana dell’Istria e di Fiume, con gli esponenti di spicco della Comunità Nazionale Italiana diede vita al Centro, proprio per difendere le verità storiche di questo territorio.
Radossi ha colto l’occasione per ringraziare il governo italiano e tutti i contribuenti per la sensibilità dimostrata nei confronti della CNI. Ciò ha permesso, tra l’altro, di creare un’istituzione di assoluto livello, che è diventata un punto di riferimento per le ricerche storiche dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia. Durante la visita al CRS i ragazzi liguri hanno scoperto una delle collezioni di carte geografiche più fornite di tutto il territorio, per la quale hanno manifestato grande interesse. Al momento dei saluti, agli studenti sono state distribuite alcune delle più recenti pubblicazioni del CRS.
(Sandro Petruz)