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April 26th, 2024
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Luigi Donora Al Pianoforte

In ricordo del Maestro Luigi Donorà

Martedì 12 aprile 2022 si è spento a Torino all’età di 86 anni il Maestro Luigi Donorà. Era nato a Dignano d’Istria il 18 aprile 1935, e all’età di 13 anni, nel dicembre 1948 partì esule con la famiglia per approdare nel 1950, dopo diversi campi profughi, alle Casermette San Paolo di Torino, che divenne la sua città di adozione.

Ha dedicato tutta la sua vita alla musica e all’Istria, ed è considerato il maggior musicista istriano contemporaneo. E’ stato musicista, compositore, pianista, già docente presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, autore di innumerevoli composizioni, partiture, libri di teoria musicale, studioso e ricercatore delle tradizioni musicali del popolo d’Istria, ha raccolto e pubblicato i canti della tradizione orale istriana. E’ stato il maggior conoscitore delle opere del musicista istriano Antonio Smareglia. E’ stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici.

Ha utilizzato il linguaggio universale della musica per raccontare il proprio dolore di esule, che è un dolore condiviso da tutto il nostro popolo istriano, fiumano e dalmata. Attraverso la musica ha raccontato la nostra drammatica storia. E’ stato l’unico a scrivere una Cantata in memoria degli infoibati in Istria, e a comporre una partitura per i martiri delle cosiddette foibe d’acqua della Dalmazia. Con la musica ha raccontato di Norma Cossetto, di Vergarolla, e moltissimi altri sono i lavori che ha composto per diffondere la conoscenza della nostra storia.

Ha collaborato con la Discoteca di Stato, ha scritto balletti, musiche di scena per televisione e teatro, ha collaborato con TV Capodistria, Università Popolare di Trieste, IRCI, Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, ma anche Istituti diocesani musicali, compagnie teatrali e bande musicali. L’impronta della sua mano è conservata al Museo dei Grandi della Fisarmonica di Castelfidardo.

E’ stato uno studioso del suo maestro nonché conterraneo M° Luigi Dallapiccola, con cui aveva studiato all’Accademia Chigiana di Siena. E’ stato uno studioso del canto patriarchino in Istria, del discanto dignanese (bene immateriale dell’UNESCO), di personaggi come Diego de Castro, con cui è stato amico, Monsignor Del Ton, Carlotta Grisi, Giuseppe Tartini, riguardo i quali ha scritto saggi e relazioni per le conferenze a cui partecipava. E’ stato Presidente della “Famiglia Dignanese” per un trentennio, durante il quale ha lavorato attivamente per il riavvicinamento della comunità esule con quella rimasta a Dignano.

Uomo di Fede, ha scritto molta musica sacra. Da cristiano qual era, ha abbracciato la sua croce, che negli ultimi periodi della sua vita terrena si era fatta pesante: si era affidato con fiducia alle cure della famiglia che lo ha amorevolmente assistito fino alla fine, affidando la sua anima al Signore.

Con la sua scomparsa il mondo della Musica, nonché la comunità istriana sia esule che rimasta, perdono un testimone importante, e un artista indimenticabile. Lascia una produzione musicale e letteraria immensa, che con l’impegno e la sensibilità degli uomini di cultura, deve essere trasmessa ai posteri.

Giuliana Donorà