Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
March 28th, 2024
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Cristicchi

MAGAZZINO 18: un momento storico per Trieste

Senza timore di smentita, il discusso Magazzino 18 di Simone Cristicchi andato in scena al Rossetti ha rappresentato, più che uno spettacolo, un momento storico per Trieste. E per una volta, la storia era “per molti ma non per tutti”, a giudicare dai 10 minuti di applausi “generalisti”, in piedi, che hanno annientato il senso di tricolori ostentati per contrapposizione. Per apprezzare un particolare sguardo comune sulle nostre vicende, ci voleva evidentemente che qualcuno venisse a raccontarci, con umanità, come siamo visti dal di fuori. Per altro con grande coraggio, visto quel che è successo poco prima. Ci sono venuti a raccontare, insomma, che la storia non parte mai da un punto preciso, ma che si muove avanti e indietro, portandosi dietro persone e cose, drammi e silenzi, rancori e dimenticanze. Goli Otok e le foibe. Si porta dietro tutto, anche le responsabilità del potere che non decideva, di certo, sulla base della nostra emotività presente, passata e futura.
Se non si è nè esuli, nè rimasti, nè si posseggono cariche politiche o incarichi di governo, non si ha troppa difficoltà a vedere da più di qualche angolazione il Novecento. Si ha però bisogno di sentire che, attorno a sè, questo processo sia condivisibile, e poi forse condiviso. Non si nega che la memoria sia da rispettare. Non si nega ad un artista la libertà di dire qualcosa che non piace. E poco importa se poi si ammette, in ritardo, che in realtà l’arte e la gente sono stati, ancora una volta, più avanti della stampa e della politica, e dei piccoli interessi di campo di alcuni che hanno voluto sfruttare l’occasione. “Molto rumore per nulla” è stato scritto poco dopo da chi l’ha causato. Ma c’è chi fa rumore prima e c’è chi lo fa dopo, applaudendo in silenzio. Poi c’è il rumore di fondo di chi è stato sconfitto dalla storia, di chi non concepisce altro punto di vista che non sia il proprio e di chi parla di uno spettacolo prima di averlo visto.
Emanuela Masseria

L’Osservatore Adriatico