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Libro

Minuziosa ricerca di famiglie e contrade

BUIE Quella di Buie non è stata solo una presentazione di un libro, ma una vera e propria lode alla carriera della concittadina Lucia Moratto Ugussi. Il suo “Buie d’Istria. Famiglie e contrade”, edito dal Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, in collaborazione con la Comunità degli Italiani di Buie, l’Unione Italiana e l’Università popolare di Trieste, è il coronamento di un sogno durato trent’anni. Tre decenni di ricerche sul campo, negli archivi, tra la gente, per produrre quello che oggi si presenta come un’enciclopedia dei cognomi e dei toponimi della Sentinella dell’Istria.

“Con pazienza e dedizione, Lucia Moratto Ugussi ha fornito un quadro identitario della realtà sociale del popolamento di Buie d’Istria sino al 1945, è un lavoro significativo e lo sarà sin tanto che la Storia – quella non piegata a momentanee convenienze – sarà giudicata fonte di sapere”, scrive il professor Franco Crevatin dell’Università degli Studi di Trieste nella sua introduzione.

Radossi: «Lavoro eccellente»

“È una cosa nuova per noi. Si tratta di un lavoro eccellente e realizzato da una persona non professionalizzata all’interno della nostra struttura. Ecco perché – ha detto Radossi – ritengo debba essere salutato questo modo di produrre cultura, nazionalità e scienza sul nostro territorio”. Ha voluto ringraziare per il lavoro svolto anche Fabrizio Somma, presidente dell’Università Popolare di Trieste, che ha seguito l’impaginazione del volume sin dagli esordi in qualità di “coordinatore grafico editoriale”. Al tavolo anche il redattore Marino Budicin, nonché Antonio Pauletich e Rino Cigui del Centro rovignese.

Onomastica e toponomastica

La prima parte del libro, il numero 40 all’interno della Collana degli Atti del CRS, tratta l’onomastica delle famiglie buiesi e di quelle del territorio. Dal lavoro emergono informazioni riguardanti lo status delle famiglie, il loro ruolo nella società e le cariche detenute dai vari membri nel corso della storia, ma anche diverse antiche tradizioni, nozioni sull’artigianato locale e sulle metodologie di lavorazione dei campi. Il territorio preso in considerazione è il Comune di Buie, territorio inteso come unità comunale amministrativa già nel Medioevo, situato a nord ovest dell’Istria tra la Valle del Quieto e la fascia carsica. Concludono il capitolo delle tavole riassuntive, nelle quali sono contenuti due documenti inediti sui capifamiglia di Buie del 1866 e di Crassiza del 1876. Nella seconda parte è invece presentata la toponomastica dei comuni censuari di Buie, Carsette, Crassiza e Tribano.

Gli oltre 40 disegni del volume rappresentanti stemmi, epigrafi e angoli caratteristici di Buie e del territorio circostante sono del marito dell’autrice, Claudio Ugussi.

Cigui: «Primo studio sui cognomi di Buie»

“Con questo libro – ha detto Rino Cigui del CRS – siamo di fronte al primo studio scientifico e a un primo importante passo per far luce sul ricco patrimonio cognominale e toponimico della città di San Servolo”.

“È risaputo – ha proseguito Cigui – che i cognomi sono parte essenziale e indispensabile della vita dell’uomo e del suo patrimonio e sistema culturale, ed è perciò che vanno osservati e studiati come reperti e testimonianze di momenti storici e situazioni sociali e culturali ben definite. In verità – ha proseguito – l’onomastica cognominale e nominale è una disciplina che può fare piena luce sulle diverse genti viventi in un’area, poiché essa, oltre a comportare l’analisi scientifica e sistematica dei cognomi, nomi e soprannomi, implica pure lo studio di varie altre discipline, come il dialetto, la storia, la geografia, l’araldica, gli usi e i costumi, tutte interconnesse e sussidiarie all’antroponomastica”.

Una targa per la carriera

La presidente della Comunità degli Italiani di Buie, Eliana Barbo, ha conferito a Lucia Moratto Ugussi una targa di riconoscimento “per il suo costante lavoro di ricerca” e per aver reso testimonianza, con le pubblicazioni precedenti e con quest’ultima più importante, “delle peculiarità del territorio buiese”.
Che l’avvenimento sia stato di portata storica per Buie lo si evince anche dalla massiccia presenza di autorità e di buiesi accorsi per rendere omaggio alla ricercatrice concittadina. Dai presidenti dell’UI e della Giunta esecutiva, Furio Radin e Maurizio Tremul, ai tre massimi rappresentanti dell’UPT, il presidente Fabrizio Somma, il suo vice Manuele Braico e il direttore generale dell’ente morale Alessandro Rossit. Presenti anche la vicepresidente della Regione istriana, Giuseppina Rajko, la responsabile della Sovrintendenza per i beni culturali dell’Istria presso il Ministero della Cultura, Lorella Limoncin Toth, il sindaco di Buie, Edi Andreašić, la sua vice Arianna Brajko, nonché il direttore della scuola elementare “De Amicis”, Marino Dussich (collaboratore, peraltro, del CRS) e la preside della scuola media superiore “Da Vinci”, Irena Penko.

Daniele Kovačić
(da “La Voce del Popolo” di Fiume – 09/12/2014)