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Trieste premia Cristicchi con “riconoscenza”

In un’unica sala l’affetto delle autorità e quello della gente per Simone Cristicchi, il fantasma e l’archivista di Magazzino 18, lo spettacolo che tanto successo ha riscosso a Trieste in apertura di stagione. Ieri mattina, nel Salotto Azzurro, il sindaco Roberto Cosolini ha voluto consegnare all’attore-autore-cantante una targa del Comune di Trieste per “Magazzino 18” con la seguente motivazione “quale segno di riconoscenza del Comune di Trieste per lo spettacolo Magazzino 18, lucida e delicata testimonianza dei dolorosi trascorsi delle nostre genti”.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il vicesindaco Fabiana Martini, ll’assessore Elena Marchigiani, il presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il presidente del Teatro Stabile Milos Budin con il direttore Antonio Calenda anche regista dello spettacolo, nonché di numerosi rappresentanti delle principali Associazioni legate al mondo dell’Esodo istriano, fiumano e dalmata e dei giulian-dalmati nel Mondo. Ma c’erano anche le persone che Simone ha interpellato ed ascoltato durante la preparazione dello spettacolo che l’hanno accolto con grande affetto.
“L’attestazione di stima, gratitudine e affetto per una persona che a Trieste e alla sua comunità ha dato qualcosa d’importante” ha detto il sindaco Cosolini che ha ricordato “un applauso finale che è stato liberatorio, come se si fosse tolto un peso su una vicenda triste, dolorosa e drammatica, oggetto di rimozione, divisione e giustificazionismi”. Il primo cittadino ha infine ringraziato Cristicchi a nome della città, “per la scelta, per il coraggio e anche per essere riuscito a superare i momenti difficili prima del debutto”, per aver realizzato uno spettacolo “con rispetto, delicatezza, talento autentico e tanta voglia di futuro”. Ora va proposto al resto del Paese.
“Mi sembra –ha risposto Simone Cristicchi- di aver vissuto un sogno quella settimana”, che non si sarebbe realizzato senza l’aiuto di tante persone, alcune anche presenti nell’incontro odierno. In particolare Cristicchi ha voluto ricordare “l’atto di coraggio del Teatro Stabile”, l’onore di aver potuto lavorare con “un folle visionario” come il direttore e regista Antonio Calenda, che l’ha guidato e l’ha fatto diventare attore, l’apporto prezioso del presidente Milos Budin, ma soprattutto, quando pensavo di abbandonare, “la mia mamma che, dal suo letto di sofferenza in ospedale, mi ha detto che dovevo andare a Trieste a fare Magazzino 18” e che anche lei potrà ora vedere il prossimo anno. Infine Simone Cristicchi ha voluto ringraziare anche Piero Delbello, “la persona che mi ha aperto le porte del Magazzino 18” e sono tanti i teatri e soprattutto le scuole in Italia che ora stanno chiedendo di poter vedere “Magazzino 18”. Spettacolo che, come più volte annunciato, sarà anche in Istria a dicembre, precisamente a Pola, Umago e Pirano.
Rosanna Turcinovich Giuricin

L’Osservatore Adriatico