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FederEsuli dopo la visita di Mattarella e Pahor alla Foiba

Numerosi gli interventi e le agenzie pubblicate e pervenute dopo la conferenza stampa tenutasi oggi, martedì 28 luglio 2020, alle ore 11:00 presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica, promossa dalla Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati avente a tema le riflessioni maturate in seguito alla visita del Presidente Mattarella e del Presidente della Repubblica di Slovenia Pahor alla Foiba di Basovizza. Rivedi la conferenza stampa su RadioRadicale.it

(ANSA) – ROMA, 28 LUG – Foibe: appello Gasparri, Conte riceva associazioni esuli Organizzazioni. Dopo visita Pahor andare avanti su tutela diritti. “Forza Italia condivide pienamente le richieste avanzate dalle associazioni degli esuli e chiede che Conte riceva queste organizzazioni che rappresentano un pezzo di storia d’Italia troppo spesso dimenticata”. Così Maurizio Gasparri (Fi), intervenendo a una conferenza stampa alla presenza dei vertici di Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati convocata per fare il punto in seguito alla visita dei presidenti Mattarella e Pahor alla Foiba di Basovizza. Presenti al Senato il Presidente della FederEsuli Antonio Ballarin, il Presidente dell’Associazione Fiumani Italiani nel mondo Franco Papetti, il Presidente dell’Associazione Italiani di Pola e Istria Tito Sidari e il Presidente di Coordinamento Adriatico Giuseppe de Vergottini. Tutti loro hanno riconosciuto come quella giornata abbia avuto un carattere storico, molto positivo. Tuttavia, sono convinti che quella stretta di mano, che ha aperto tutti i giornali italiani, sia un punto di partenza, e non di arrivo, per rilanciare la verità storica e il riconoscimento dei diritti di chi soffrì quelle enormi tragedie. “Vedere i due Presidenti per mano e’ stato bello ma ora – chiede Antonio Ballarin – dobbiamo chiudere i conti e sono molti. C’è un tavolo di concertazione alla presidenza del Consiglio che si è riunito l’ultima volta sotto la direzione di Maria Elena Boschi. Ora – aggiunge – noi chiediamo equità. Siamo stanchi di essere considerati figli di un Dio minore, veniamo da anni di oblio totale: ora chiediamo che vengano riconosciuti i nostri diritti nostri dopo 75 anni. Purtroppo – lamenta Ballarin – ogni volta che cambia governo si ricomincia sempre da zero. Chiediamo un equo indennizzo: non è una questione di soldi ma di principio. Quindi con i soldi che avanzano si crei una Fondazione per la tutela della cultura adriatica giuliano-dalmata. Inoltre dovremmo avere un senatore a vita che rappresenti il nostro mondo che possa tutelare la nostra storia“. Piena solidarietà e appoggio anche dalla senatrice leghista Raffaella Fiormaria Marin: “Purtroppo c’è ancora molto da fare perchè si riconosca la storia: poco tempo fa è stata scoperta un’altra foiba, nel confine tra Croazia e Slovenia, dove furono uccisi in 814, tra suore e bambini. Nessuno ne parla, per questo credo che i libri di storia debbano essere riscritti dopo 75 anni di silenzio. Sono orgogliosa – ha concluso Marin – di essere gradese e giuliana e di rappresentare qui al Senato la mia terra”.

ADN0562 7 POL 0 ADN POL NAZ FOIBE: GASPARRI, ‘CONTE INCONTRI ESULI GIULIANO DALMATI, REVOCARE ONORIFICENZA A SCRITTORE PAHOR’ = Fra le richieste al governo, restituzione di 179 beni, indennizzi e lapidi multilingue nei luoghi del martirio Roma, 28 lug. (Adnkronos) – “Il premier Giuseppe Conte incontri gli esuli giuliano dalmati, perché finora non ha dato ascolto alle loro richieste di vedere riconosciuti i diritti per cui si battono da lunghissimo tempo”. Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, promotore in Senato di una conferenza stampa dal titolo ‘Riflessione e richieste conseguenti la visita storica alla foiba di Basovizza’. Un incontro voluto da Gasparri dopo l’ultima visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Slovenia, per portare al governo le istanze degli esuli giuliano dalmati. Testimone di una storia che va avanti da 75 anni, Antonio Ballarin, presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati (FederEsuli), che ha ringraziato il Capo dello Stato Mattarella “per l’interesse e la sensibilità dimostrata sulla questione”. “Durante il precedente governo – sottolinea Ballarin – abbiamo avuto alcuni incontri con l’allora ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, che è stato molto disponibile, ma poi il governo è cambiato e ogni volta dobbiamo ricominciare da capo“. Tra gli atti concreti per il mondo dell’esodo giuliano-dalmata, si chiedono in particolare l’immediata restituzione di 179 beni lasciati in libera disponibilità degli esuli italiani, già proprietari, come previsto da accordi del 1983; lapidi multilingue in territorio sloveno nei luoghi del martirio di italiani; indennizzi agli italiani esiliati e creazione, con adeguati mezzi, di una Fondazione degli esuli italiani, dando seguito a decisioni contenute in trattati”. – “Vogliamo che esista un senso di equità – ha detto Ballarin, nato in un insediamento profughi – perchè non c’è stato un indennizzo adeguato per diritti e radici negati“. Infine, Gasparri tiene a sottolineare un’altra questione. Quella dell’onorificenza, che bolla come una “vergogna”, data a Trieste lo scorso 13 luglio allo scrittore Boris Pahor, di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana. “Gli va tolta, senza tentennamenti – conclude il senatore di Forza Italia – perché ha avuto il coraggio di dire che le FOIBE sono una balla. Nelle FOIBE sono stati ammazzati migliaia di italiani, che vanno ricordati e onorati anche da Boris Pahor. Lo scrittore non può prendersi una onorificenza facendo il negazionista. Ha 107 anni ma l’età avanzata non gli consente di dire fesserie”.

Fonte: Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati – 29/07/2020