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May 2nd, 2024
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Coslovich Italiani In Zona B Mursia

Italiani in Zona B

Il 26 ottobre 1954 entrava in vigore il Memorandum di Londra, in base al quale il mai costituito Territorio Libero di Trieste previsto dal Trattato di Pace del 10 Febbraio 1947 vedeva cessare le due amministrazioni militari che lo avevano governato in seguito allo stallo in cui era caduto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in merito alla designazione del Governatore.

In una giornata di tripudio, la Zona A (sostanzialmente l’attuale provincia di Trieste) vide cessare il Governo Militare Alleato e subentrò l’amministrazione civile italiana. Tuttavia alcune frazioni del Comune di Muggia furono cedute alla Jugoslavia, generando ancora un piccolo esodo e regalando alla dittatura comunista di Belgrado, ma legata alla Nato da un’alleanza difensiva stipulata con Grecia e Turchia, posizioni dominanti sul Golfo di Trieste.

Nella Zona B (i distretti di Capodistria e di Buie fino al fiume Quieto), pur sussistendo formalmente la sovranità italiana, l’amministrazione jugoslava passò da militare a civile, ma era già ben avviato un processo annessionistico che aveva provocato un’emorragia di italiani e l’inquadramento della società nelle strutture del regime titoista. Nel 1975 il Trattato bilaterale italo-jugoslavo di Osimo avrebbe infine trasformato quella che era una linea di demarcazione in un confine internazionalmente riconosciuto.

Gli italiani della ex Zona B persero così anche l’ultimo contatto con la madrepatria. Marco Coslovich, nato a Cittanova, situata lungo il confine estremo della Zona B, racconta nel suo ultimo libro la storia della sua e di tante altre famiglie italiane che si snoda lungo i confini orientali nel Novecento. Guerra mondiale, repressione fascista, deportazioni naziste, lotta di liberazione, persecuzione comunista ed esodo costituiscono la terribile cornice che vede gli italiani dell’Istria e della Dalmazia vittime e combattenti. [LS]

Marco Coslovich, Italiani in Zona B. Istria: ricordi di famiglia tra fascismo, resistenza ed esodo 1920-1960, Mursia, Milano 2023, 110 pp.

Marco Coslovich, nato nel 1954 a Cittanova (d’Istria), è storico e documentarista. Ha raccolto oltre 150 testimonianze di sopravvissuti ai Lager confluite nel fondo L’ultimo appello, depositato al museo di Dachau nel 2012.
Con Mursia ha pubblicato: I percorsi della sopravvivenza. Storia e memoria della deportazione dall’Adriatisches Küstenland (1997), Storia di Savina. Testimonianza di una madre deportata (2000), Nemici per la pelle. Trieste, terra di confine (2004).