Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
April 18th, 2024
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CITTAdolente

“La città dolente” in streaming gratuito

In occasione del Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio, a partire da domenica 7 febbraio sarà disponibile per la visione gratuita in streaming su www.adessocinema.it La città dolente di Mario Bonnard, realizzato nell’autunno del 1948 e uscito nella primavera successiva. Rientrando nella lista dei “100 film italiani da salvare”, il progetto ideato dalle Giornate degli Autori,
la pellicola è stata restaurata nel 2008 dall’Istituto Luce in collaborazione con la Cineteca Nazionale e La Cineteca del Friuli e presentata lo stesso anno alla Mostra del Cinema di Venezia.
Al film, il più significativo sul tema degli esuli istriani, girato all’indomani dell’esodo che seguì il trattato di Parigi del 10 febbraio 1947 con cui si decretò il passaggio dell’Istria alla Jugoslavia, hanno collaborato Anton Giulio Majano, Aldo De Benedetti e Federico Fellini per la sceneggiatura e Tonino Delli Colli come autore della fotografia. Insieme al lavoro del regista, il loro apporto è giustamente valorizzato nel libro del giornalista e critico cinematografico Alessandro Cuk (Vicepresidente vicario dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), pubblicato nel 2020 da Alcione Editore.

Cuk_cittadolente
La città dolente unisce mirabilmente storia e finzione utilizzando per la prima immagini documentarie, in particolare le riprese girate nei giorni dell’esodo da operatori di cinegiornali quali Enrico Moretti e Gianni Alberto Vitrotti e alcuni spezzoni dal loro documentario Pola, una città che muore. All’epoca risiedevano in Istria 350 mila italiani, di cui oltre 30 mila nella sola città di Pola.
Gran parte di loro fuggì e si imbarcò per l’Italia. Al contrario, il meccanico Berto, protagonista della parte romanzata, allettato dalle promesse del governo jugoslavo sceglie di restare, pentendosene quando sarà troppo tardi. Oltre a Luigi Tosi che interpreta Berto, il cast include – nel ruolo di una funzionaria del partito di Tito – l’attrice americana Constance Dowling, di cui si innamorò
Cesare Pavese.