Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
March 29th, 2024
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Don Ettore Malnati

Don Ettore, un sacerdote vicino alla comunità dell’Esodo

L’arrivo di migliaia di profughi istriani dopo la Seconda Guerra Mondiale ed il carisma del Vescovo rovignese Antonio Santin, vero e proprio defensor civitatis nella fase finale del conflitto, hanno contribuito a trasformare la laica Trieste in una città maggiormente sensibile nei confronti della Chiesa. Nelle incertezze diplomatiche che caratterizzarono la Guerra Fredda nella Venezia Giulia, a partire dal mai costituito Territorio Libero di Trieste per giungere al Trattato di Osimo passando per le sanguinose giornate del novembre 1953, la Diocesi ha rappresentato uno dei pochi punti di riferimento stabili, duraturi e sensibili nei confronti della cittadinanza.

Di questa temperie storica ha risentito pure la formazione di Don Ettore Malnati, originario di Varese, ma a lungo segretario particolare di Monsignor Santin, dal quale ha acquisito non solo insegnamenti dottrinari, ma anche il medesimo significativo approccio alle complesse vicende del confine orientale italiano. Come ha avuto modo di dichiarare in un’intervista rilasciata al quotidiano cittadino in occasione dei 50 anni del suo sacerdozio, Malnati ha appreso da Santin la capacità di essere con discrezione e determinazione «conoscitore e inserito nella storia, in particolare nella storia così complessa di questa città».

Ed in questa attenzione per le vicende della nostra terra, Don Ettore ha sempre dimostrato vicinanza alla comunità dell’esodo giuliano-dalmata ed anche nella sua produzione letteraria, dedicata con particolare cura alla figura di Santin, si percepisce una compartecipazione che va ben oltre alle caratteristiche caritatevoli proprie di un sacerdote. La crescita culturale e spirituale di Don Ettore a Trieste ha fatto di lui un amico ed una presenza importante per gli esuli istriani, fiumani e dalmati, i quali gli formulano perciò auguri particolarmente fervidi per questo suo mezzo secolo di meraviglioso lavoro sacerdotale.

Renzo Codarin
Presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia