Una svolta del Ricordo in Italia
Il Giorno del Ricordo 2019 costituisce una tappa fondamentale per la ricostruzione della verità storica riguardo le più tragiche pagine di storia del confine orientale italiano. In primis perché le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della cerimonia istituzionale svoltasi al Quirinale il 9 febbraio hanno condannato senza appello i giustificazionisti ed i negazionisti. Di fronte a 300 esuli e rappresentanti dell’associazionismo della diaspora adriatica ed in diretta televisiva, il Capo dello Stato ha colto gli aspetti peculiari della nostra storia ed ha saputo presentarli a tutti gli italiani in maniera sentita e convinta, senza reticenze ed omissioni riguardo foibe, esodo, carnefici titini e responsabili comunisti delle sofferenze del popolo giuliano-dalmata.
Quest’appuntamento era stato preceduto da altre importanti iniziative. Dal 5 al 7 febbraio una mostra fotografica e due tavole rotonde al Parlamento Europeo promosse da Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, associazione Coordinamento Adriatico e Centro di Documentazione per la Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata hanno fatto conoscere la nostra storia all’Europa; contestualmente abbiamo chiesto agli Stati successori della Jugoslavia di aprire i propri archivi per sapere la sorte dei deportati da Tito e presentato in sede europea i diritti violati degli esuli istriani, fiumani e dalmati. La sera dell’8 febbraio circa un milione di italiani ha visto in televisione “Red Land – Rosso Istria”, il film dedicato al martirio di Norma Cossetto e realizzato con il supporto economico e culturale dell’Anvgd, che continua a venire proiettato ancora in varie sale cinematografiche.
A suggello di questi eventi la cerimonia presso la Foiba di Basovizza del 10 febbraio ha ribadito la sensibilità istituzionale nei confronti delle tematiche a noi care: il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ed il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza hanno effettuato allocuzioni significative e non di circostanza.
Questo 10 febbraio 2019 rappresenta una svolta in quanto c’è stata una condanna corale verso la sparuta minoranza dei negazionisti e giustificazionisti e perché il mondo dell’esodo giuliano-dalmata ha riscontrato di avere ascolto e attenzione da parte delle istituzioni italiane ed europee: il Ricordo si consolida, prosegue l’impegno per la risoluzione delle questioni ancora aperte lasciate in eredità dall’Esodo e dal Trattato di Pace.
Renzo Codarin
Presidente del Centro di Documentazione Multimediale della Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata