Antonio Santin, Defensor Civitatis
Il primo maggio 1945 segna l'inizio dell'occupazione jugoslava a Trieste e l'inizio di quaranta giorni di stragi, deportazioni, processi sommari e sparizioni ad opera dell'Ozna, la polizia segreta di Tito che attuava un'epurazione politica propedeutica all'annessione della Venezia Giulia e di Fiume alla nascente Jugoslavia comunista.
In questi momenti di terrore e di violenza si erge la figura del Vescovo di Trieste e Capodistria Antonio Santin, nato a Rovigno d'Istria nel 1895 e che già nella giornata insurrezionale del 30 aprile 1945 aveva fatto da mediatore tra le forze del Comitato di Liberazione Nazionale che avevano preso il controllo del capoluogo giuliano e le residue truppe...