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December 6th, 2024
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PieroTarticchio Sono Scesi I Lupi Mursia

Quando in Istria i lupi scendevano dai monti

In "Sono scesi i lupi dai monti" (Mursia, pp. 204, € 17,00) l'Autore è riuscito nella difficile impresa di raccontare con delicata pacatezza una delle vicende più tragiche della recente storia italiana: l'orribile morte di migliaia di istriani e giuliano-dalmati, molti dei quali gettati ancora vivi nelle foibe. Sono pagine, quelle di Piero Tarticchio (Gallesano - Pola 1936), dense di ricordi personali carichi di quelle umanità e pietà che solo i saggi sanno esprimere.  A mo' di diario l'Autore narra la sua vita fin dall'infanzia segnata dalle atrocità della guerra e dal massacro di sette famigliari, a cominciare dal padre, ad opera dei comunisti titini. Il reato dei...
PieroTarticchio Sono Scesi I Lupi Mursia

“Noi istriani sbranati dai lupi”

Sette familiari uccisi, fra cui il padre sparito nel nulla. Esce il libro di Tarticchio, testimone degli orrori titini «Papà mi guardò e i suoi occhi si fusero coi miei». Il ricordo di quello sguardo eterno, Piero Tarticchio lo custodisce scolpito nella mente. Era la notte fra il 4 e il 5 maggio 1945, l'ultima volta in cui vide suo padre, la notte in cui fu portato via dalla polizia politica di Tito. Tre uomini armati e uno sgherro in borghese avevano fatto irruzione in casa per portarlo via coi polsi legati dal fil di ferro: «Vivessi mille anni non lo scorderò mai». Piero Tarticchio oggi racconta compiutamente in un libro in uscita per «Mursia», Sono scesi i lupi dai...
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Foibe, Ambrogino d’oro negato a un testimone della tragedia

Ambrogino d’oro negato a Piero Tarticchio, esule istriano che ha subito il dramma delle foibe e ha speso la sua vita a far conoscere questa ferita non rimarginata  della storia italiana. Nipote di don Angelo, massacrato dai partigiani. «Amareggiati», «delusi»,«arrabbiati». Ne hanno ben donde gli esuli istriani  per il  mancato riconoscimento. Non c’è posto a Milano tra i premiati con l’Ambrogino per un testimone dell’orrore perpetrato dai partigiani comunisti di Tito contro italiani. Un’occasione mancata per il sindaco Giuseppe Sala: “La civica benemeranza al nipote di Don Angelo, trucidato e gettato nelle foibe, sarebbe stato un grande gesto, politico e morale, da...
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Un lembo d’Istria a Milano

«Da oggi questa piccola porzione di terra milanese, di territorio cittadino, diventerà la nostra terra. Diventerà l’Istria, diventerà Fiume e diventerà la Dalmazia. Grazie Milano. Evviva l’Italia!»: è profonda la commozione di Piero Tarticchio, esule istriano che ha avuto sette parenti infoibati, tra cui il padre ed il sacerdote don Angelo Tarticchio, al termine del discorso che ha tenuto all’inaugurazione del monumento che Milano ha dedicato agli infoibati, ai deportati e agli esuli.   Da sabato 10 ottobre, infatti,  in Piazza Repubblica (già Piazza Fiume) si erge una lapide in pietra e marmo, alta 4 metri e larga 2, disegnata da Tarticchio stesso, “A perenne...