La notte degli Istri
Dopo un anno di ricerche nasce “La notte degli Istri”, un romanzo storico, che si potrebbe chiamare Istriade. L’epico martirio di un popolo subìto per testimoniare la propria fede e la propria Italianità. Il romanzo ha per protagonista una famiglia di pescatori di Rovigno e si snoda su due binari paralleli: Sauro che parte militare nel 1943 ed Eufemia, la sorella maggiore, che si occupa della casa essendo la madre Agnese cagionevole di salute. Le vicende dei due ragazzi sono emblematiche del periodo di follia crudele di quegli anni, con l’orrore delle foibe, dei campi di concentramento, delle violenze fino agli stupri, con 350.000 esuli e 850.000 morti stimati, vissute con...
Promozione congiunta del turismo in Istria
Mentre l’alta stagione presenta esiti positivi, gli operatori dei quattro Comuni locali puntano su nuovi opuscoli e video
A Maresego si sono incontrati i rappresentanti del settore turistico dei quattro Comuni istriani in territorio sloveno, esprimendo piena soddisfazione per l’andamento della stagione estiva. Alla conferenza stampa è stata sottolineata la collaborazione che unisce le quattro località sotto il marchio “Love Istria” e presentato un nuovo depliant e contenuti video. Ad unire ulteriormente gli Enti locali è il progetto “Tesori gastronomici dell’Istria e del mare – Maristra”, che sarà presentato all’Expo di Dubai. Nel primo semestre, nel Comune di...
Il bilinguismo nella regione istriana
La Commissione dell’Assemblea dell’Unione Italiana per il bilinguismo, il cui lavoro è stato fortemente penalizzato dalla pandemia, ha potuto finalmente… “scendere in campo”. Il primo incontro ufficiale sostenuto dai membri del Gruppo di lavoro del massimo organo deliberativo dell’Associazione unitaria apicale della Comunità Nazionale Italiana con un esponente delle autorità di autogoverno si è svolto ieri a Rovigno. A ricevere la delegazione della Commissione, formata dal presidente dell’Assemblea dell’UI, Paolo Demarin, e dai consiglieri Moreno Vrancich e Krsto Babić (Gaetano Benčić, della CI di Torre, non ha potuto partecipare alla riunione a causa d’impegni di...
Il dialetto tra Trieste e l’Istria
Il dialetto è morto. Viva il dialetto. Si potrebbe dire in modo provocatorio.
Ma quanto è ancora importante il dialetto nell’area giuliana? Viene parlato quotidianamente dalle persone in una percentuale ridotta o più significativa? Sono domande alle quali è difficile dare una risposta, però in fondo il dialetto tiene, come in altre zone, magari con grande difficoltà.
Certamente tutte le iniziative che si svolgono, nel territorio, a favore del dialetto sono importanti perché fanno in modo di rendere viva una fiammella, che rischia di spegnersi e che soltanto lavorando con le nuove generazioni si può rinvigorire o almeno rianimare.
Secondo gli studiosi il dialetto triestino è un...
Slovenia e Croazia litigano ancora per l’Istria
Guerre dell'ex Jugoslavia, 30 anni dopo: Lubiana reclama un corridoio di accesso alle acque internazionali, Zagabria non accetta la sentenza di arbitrato
Trent’anni fa, il 25 giugno 1991, iniziò il decennio delle guerre in Jugoslavia. Slovenia e Croazia si dichiararono indipendenti, ma il presidente fasciocomunista della Serbia Slobodan Milosevic non accettò lo smembramento dell’ex dittatura di Tito, morto dieci anni prima.
Il conflitto con la Slovenia si risolse in dieci giorni con qualche decina di morti. La guerra serbo-croata invece durò quattro anni, coinvolse la Bosnia e fu sanguinosissima: quasi centomila morti.
Nel 1999, infine, l’appendice del Kosovo: per liberare la...
Il 2 giugno ’46 giuliani, fiumani e zaratini non poterono votare
Dei 573 seggi dell’Assemblea Costituente da assegnare e previsti dal Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 74 del 10 marzo 1946, in realtà ne furono attribuiti soltanto 556, mancando all’appello i 13 previsti per la Circoscrizione XII (Trieste e Venezia Giulia – Zara), oltre ai 5 della provincia di Bolzano. Con un ulteriore Decreto Luogotenenziale, di soli sei giorni successivo, fu ritenuto impossibile lo svolgimento delle elezioni in quelle terre di confine, a causa della situazione internazionale. Il momento fondativo dello Stato Italiano uscito dalle macerie del conflitto si svolse pertanto senza coinvolgere i cittadini residenti in terre che, fino alle deliberazioni...
Propaganda in Istria nel marzo 1946
Per la visita della Commissione interalleata per la delimitazione dei confini in Istria, la parte jugoslava mise in atto una strategia sistematica a sostegno delle rivendicazioni slave. Le azioni raggiunsero il loro scopo, ma una delle conseguenze fu l’esodo degli italiani, come conclude una mostra a Pisino.
C’è una vignetta, per molti aspetti emblematica, del caricaturista polese Gigi Vidris che raffigura l’Istria, personificata da una donna in costume popolare dignanese, dallo sguardo terrorizzato mentre cerca di sfuggire alla presa del Maresciallo, che la rincorre sospinto da Stalin, mentre un cartello recita: “Non è Tito che vuole l’Istria, ma è l’Istria che vuole...
L’Istria vista dal mare
Il volume presentato al Circolo della Stampa di Trieste vede coinvolti due ricercatori e docenti universitari, l’archeologa Rita Auriemma e il geologo Stefano Furlani nonché la giornalista Rosanna Turcinovich Giuricin.
È affascinante pensare a quell’Istria che ci siamo persi, affondata per sempre nel mare o nascosta agli occhi dei visitatori, l’Istria che ci raccontano Rita Auriemma, Stefano Furlani e Rosanna Turcinovich Giuricin nelle pagine del libro, edito dal Circolo di cultura istro-veneta “Istria”, con la prefazione del presidente Livio Dorigo, pubblicazione presentata al Circolo della Stampa di Trieste, con l’introduzione di Luciano Santin.
Superare i confini del...
Al tempo dei Caffè in Istria e a Fiume
Per ricostruire eventi e personalità che hanno determinato la temperie culturale e l’ambiente sociale di alcuni centri dell’Istria e di Fiume tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento (sulla scia di Trieste, dell’ambito mitteleuropeo e ancor prima di Venezia) è fondamentale “passare” dai Caffè, che hanno definito uno stile di vita e una loro facies culturale specifica. I caffè in particolare, ma anche teatri, cinema, circoli sportivi, artistici e letterari nei quali giunsero a maturazione fermenti e intrecci tra etnie ed esperienze diverse e che, nella cornice storica in cui si inquadrarono queste realtà culturali, costituirono anche dei focolai di...