Seminario tematico online “Pola, addio!”
In previsione del concorso nazionale "10 Febbraio" per l'anno scolastico 2020/2021 "Pola, addio!" avrà luogo il Seminario tematico per docenti "Pola, addio!”, che si terrà online giovedì 3 dicembre 2020 alle ore 15.30, organizzato nell’ambito delle iniziative del Gruppo di lavoro Ministero dell’Istruzione – Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati finalizzate a diffondere la conoscenza dei tragici eventi della storia del Confine italiano orientale al fine di rinnovare e conservare la memoria di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.
PROGRAMMA
Ore 15.30 Saluti istituzionali
Ore 15.40...
Concorso scolastico “10 Febbraio” 2020-2021 “Pola addio!”
La Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e le Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, nell’ambito delle iniziative del Gruppo di lavoro appositamente costituito, bandiscono l’undicesima edizione del concorso nazionale rivolto alle scuole primarie, secondarie di I grado e secondarie di II grado, statali e paritarie italiane, degli Stati dove è previsto e attuato l’insegnamento in lingua italiana ed alle Scuole italiane all’estero, volto a promuovere l’educazione alla cittadinanza europea e alla storia italiana attraverso la conoscenza e l’approfondimento dei rapporti storici e culturali nell’area...
Sulla spiaggia di Pola fu vera strage
Un’esplosione che sembra uscire dalle viscere della terra solleva la città frantumando vetrine e finestre per un raggio di chilometri, mentre un fungo osceno di fumo oscura il cielo...
di Lucia Bellaspiga - 18/08/2020 - Fonte: Avvenire
Un’esplosione che sembra uscire dalle viscere della terra solleva la città frantumando vetrine e finestre per un raggio di chilometri, mentre un fungo osceno di fumo oscura il cielo di un assolato pomeriggio di agosto. Decine di corpi sono scagliati nel mare e pendono dai rami della pineta, molti irriconoscibili, alcuni polverizzati. Sono oltre un centinaio, ma solo a 64 sarà infine possibile dare nome e cognome, per gli altri ci si affiderà...
Ripresi, dopo il confinamento, gli incontri del gruppo di lavoro Ministero dell’Istruzione – Associazioni degli Esuli
Si è riunito in teleconferenza il tavolo di lavoro tra il Ministero dell’Istruzione e le Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, il quale rappresenta da alcuni anni uno degli aspetti di più proficua collaborazione fra le sigle della diaspora adriatica ed il governo italiano. Seminari nazionali di formazione (l’ultimo dei quali svoltosi a Trieste nel novembre scorso), pubblicazioni specifiche rivolte ai docenti ed il concorso nazionale “10 Febbraio”, le cui premiazioni avvengono contestualmente alle cerimonie istituzionali del Giorno del Ricordo a Roma, costituiscono alcuni dei risultati più significativi finora conseguiti e che si intende implementare in vista del...
Dopo il 12 giugno 1945 le stragi titine proseguirono
L’ingresso delle truppe jugoslave a Trieste, Gorizia, Fiume ed in Istria a inizio maggio del 1945 portò a compimento la trasformazione di una lotta di liberazione nazionale in un progetto espansionista che travalicava i confini internazionalmente riconosciuti della Jugoslavia prebellica. Ecco perché il 12 giugno 1945 può essere considerato come una liberazione per Trieste e Gorizia rispetto alla presenza violenta e seminatrice di lutti dei partigiani di Josip Broz “Tito”. Il 16 anche Pola visse una momentanea liberazione, ma per il resto dell’Istria e per Fiume proseguì sotto l’apparenza formale dell’amministrazione militare jugoslava il processo di assorbimento nel nascente...
Ravignani, vescovo istriano della beatificazione di don Bonifacio
Monsignor Eugenio Ravignani, venuto a mancare la notte del 7 maggio scorso, era anche lui un figlio dell’Istria, essendo nato nel 1932 a Pola, entrata a far parte d’Italia alla fine della Prima guerra mondiale. Lasciò la sua città natale nel 1946 per intraprendere gli studi seminariali a Trieste (all’epoca entrambe le località giuliane facevano parte della Zona A sotto amministrazione militare anglo-americana), proseguirli a Vittorio Veneto e terminarli nuovamente nella città di San Giusto. Qui nel 1955 sarebbe stato ordinato presbitero da un suo corregionale, il rovignese monsignor Antonio Santin, il cui successore, mons. Lorenzo Bellomi, lo avrebbe consacrato Vescovo di Vittorio...
Dall’arena di Pola all’arena di Verona
Silvano Manzin, Dall'arena di Pola all'arena di Verona. Odissea di un esule istriano, Tabula Fati, Chieti 2020; presentazione di Davide Rossi e Roberto Biffis.
Con questo suo secondo libro ambientato in Istria, l'autore narra da testimone l'immensa tragedia che colpì le popolazioni istriane, fiumane e dalmate dopo l'8 Settembre 1943. Con il terrore instaurato dalle milizie slave del comunista Tito in combutta con i partigiani comunisti italiani loro alleati, per non finire in fondo alle foibe, furono obbligate ad abbandonare le case e le terre da sempre italiane, rifugiandosi in Italia. Le persone rastrellate e sequestrate, titolari di nomi e cognomi italiani, avevano il destino segnato,...
Dante e l’italianità adriatica
Il 25 marzo, giorno in cui Dante fissava l’inizio del suo viaggio ultraterreno narrato nella “Divina Commedia”, è stato meritoriamente istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo come “Dantedì” per celebrare uno dei padri della lingua italiana. A tal proposito vogliamo ricordare quando, in un’epoca in cui era ancora prematuro parlare di Stato e di nazione, Dante aveva le idee ben chiare su quale fosse il confine orientale d’Italia. Un’Italia concepita come una regione in cui si parlava una medesima lingua, vagliata nei suoi dialetti nel “De vulgari eloquentia”, in cui si fa menzione anche dell’istriano. Un’Italia concepita nella Divina...
Lacrime per Vergarolla
Lacrime per Vergarolla - La Stagione Armonica
Lacrime per Vergarolla è il titolo di una composizione corale scritta espressamente per questa occasione e proposta dunque in prima esecuzione assoluta.
Si tratta di un compianto per ricordare la strage scomparsa oggi dalla memoria collettiva, avvenuta sulla spiaggia di Pola (Vergarolla, appunto) il 18 agosto 1946, in cui morirono circa cento persone, tra mamme, bambini e altri innocenti.
Quell’attentato sollecitò ulteriormente l’esodo di circa trecentomila istriani, giuliani e dalmati che scelsero di abbandonare la propria terra cercando rifugio in vari paesi del mondo, ma soprattutto in Italia, dove spesso furono accolti...
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