Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
October 5th, 2023
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Documentario Scuole Miur

10 Febbraio: l’Esodo, il Ricordo. Le testimonianze delle scuole

Nelle parole degli studenti di diverse scuole italiane, dalle elementari al liceo, emerge il racconto di uno dei periodi più bui e controversi della storia italiana in un documentario realizzato dal Tavolo di Lavoro del Ministero dell'Istruzione e delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati che il Centro di Documentazione Multimediale della Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata è lieto di accogliere sul proprio canale YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=OVYmTFH-owE Il concorso “10 febbraio”, indetto dal Ministero dell’Istruzione, rappresenta ogni anno per gli alunni delle classi coinvolte il punto di partenza per una riflessione sul tema dell’esodo...
Zara

Arbanasi, gli albanesi di Zara

Gli arbanasi di Zara (Arbëneshë nel loro dialetto) sono una piccola ma influente comunità albanese che proveniva dalle regioni che circondano il lago di Scutari, trasferitasi a Zara nel ‘700. Oggi la comunità è diffusa in tutta la Croazia. di Andrea Zambelli - 22/01/2021 Fonte: EastJournal La migrazione dal lago di Scutari verso Zara al tempo della Serenissima  Gli arbanasi provengono da una popolazione albanese di religione cattolica della regione del lago di Scutari, oggi in Montenegro, al tempo governata dall’Impero ottomano, trasferitisi verso nord tra il XVII e il XVIII secolo. Una prima ondata migratoria, nel 1655, ebbe come obiettivo Pola e l’Istria. ...
Spalato

Il Trattato di Rapallo e la pulizia etnica degli italiani della Dalmazia

A cento anni dalla firma del Trattato di Rapallo la Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati vuole ricordare questa data come la fase iniziale di un processo che ha portato alla definitiva cancellazione degli italiani dalla Dalmazia. Il Giorno del  Ricordo non si  ferma al solo 10 febbraio,  perciò  Federesuli,  a cento anni della sbrigativa intesa fra Regno d’ Italia ed il neo Regno di Serbi, Croati e Sloveni (poi di Jugoslavia) desidera ricordare la data di inizio della cancellazione degli italiani dalla Dalmazia. Quel  fragile microcosmo dove partendo dalla caduta dell’Impero romano, passando per San Girolamo e per i due papi dalmati San...
Trieste 12 Giugno

Dopo il 12 giugno 1945 le stragi titine proseguirono

L’ingresso delle truppe jugoslave a Trieste, Gorizia, Fiume ed in Istria a inizio maggio del 1945 portò a compimento la trasformazione di una lotta di liberazione nazionale in un progetto espansionista che travalicava i confini internazionalmente riconosciuti della Jugoslavia prebellica. Ecco perché il 12 giugno 1945 può essere considerato come una liberazione per Trieste e Gorizia rispetto alla presenza violenta e seminatrice di lutti dei partigiani di Josip Broz “Tito”. Il 16 anche Pola visse una momentanea liberazione, ma per il resto dell’Istria e per Fiume proseguì sotto l’apparenza formale dell’amministrazione militare jugoslava il processo di assorbimento nel nascente...
Scheda Elettorale Referendum 2 Giugno 1946

Il confine orientale e il voto del 2 giugno 1946

In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, riproponiamo questo articolo del Prof. Davide Rossi (vicepresidente di Coordinamento Adriatico APS) inerente la mancata partecipazione al referendum istituzionale ed alle contestuali elezioni per l'assemblea costituente dei giuliani, fiumani e zaratini.  La Repubblica mutilata. Trieste e il voto del 2 giugno 1946: una vicenda sconosciuta di Davide Rossi - 03/06/2016 - Fonte: Ilgiornale OFF Pochi sanno che le prime elezioni italiane a suffragio universale, con voto diretto, libero e segreto avvengono con una distorsione territoriale non priva di conseguenze: è il 2 giugno del 1946 – esattamente settant’anni or sono – e, seppur...
FugaZaraBarca

In fuga da Tito a remi nell’Adriatico

Ferruccio Giurini racconta la sua storia di esule - Lui, e quattro ragazzi universitari, raggiunsero Fano con una barca “Ho attraversato l’Adriatico a remi nel 1949, lasciavo Zara dopo l’arrivo di Tito…” di Maurizia Marcoaldi - 31/03/2020 Fonte: TusciaWeb Viterbo – “Ho attraversato l’Adriatico a remi nel 1949, lasciavo Zara dopo l’arrivo di Tito…”. Inizia così il racconto di Ferruccio Giurini, nato nel 1931 a Zara. A soli 17 anni, nel 1949, ha attraversato l’Adriatico con l’obiettivo di raggiungere Ancona. La sua è una storia di esule e si intreccia a doppio filo con i bombardamenti del 1943, l’arrivo delle truppe titine, il centro raccolta profughi...
IncrociatoriZara

I tristi presagi della disfatta navale di Capo Matapan

Nella politica di potenza che il fascismo cercò di esercitare rientrava anche il proposito di rendere nuovamente il Mediterraneo un mare nostrum, andando così a confliggere con la potenza navale francese (l’affaccio mediterraneo dell’Esagono, nonché il possesso di Marocco, Algeria e Tunisia e dei mandati in Libano e Siria) e soprattutto britannica (i punti strategici di Gibilterra, Malta e Cipro, la Palestina mandataria ed il controllo dell’Egitto con il canale di Suez). Rinforzare ed ampliare la flotta da guerra risultò pertanto una delle priorità del regime, il quale da un lato pose il veto alla realizzazione di portaerei, confidando nelle basi aeree dislocate in territorio...
Scogli

In un libro l’eccidio dei Luxardo

Il tenue filo della speranza che si alterna al disinganno percorre il racconto del dramma dei fratelli Nicolò e Pietro Luxardo, prestigiosi imprenditori ed esportatori di spicco della vita politica e civile di Zara, vittime degli avvenimenti che seguirono all’occupazione jugoslava dei territori dalmati nel 1944. Sullo sfondo di una città martoriata dalla guerra, i destini dei due protagonisti si sviluppano secondo un imperscrutabile disegno, che culminerà nell’assassinio di Nicolò e della consorte Bianca per mano di ignoti partigiani jugoslavi e nella misteriosa scomparsa di Pietro. È il filo della speranza a guidare gli sforzi che per lunghi anni la famiglia Luxardo compie per...
Cotituzione

Non si potè votare il 2 giugno 1946

Il 2 giugno 1946 Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Zara furono estromesse dalle urne Pubblicato su Il Giornale d’Italia Si sono celebrati in questi giorni i 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione italiana (primo gennaio 1948), nella quale dovrebbero riconoscersi tutti gli italiani. L’Assemblea Costituente che la redasse venne eletta contestualmente al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, sui cui esiti aleggiano da tempi vari dubbi, poiché parecchi sostengono che il risultato sia stato falsato a favore dell’opzione repubblicana. Solamente in tempi recenti si è messo in risalto che a quell’importantissimo appuntamento elettorale, che vedeva il...

 ”VERITA’ INFOIBATE
Il Ricordo a Bergamo

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Intervengono:
Fausto Biloslavo il Giornale
Matteo Carnieletto il Giornale
Maria Elena Depetroni Anvgd Bg
Coordinamento : Viviana Facchinetti

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